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🛋️ Co-living & Housing Operativo: il futuro dell’abitare (e dell’investire).

  • Immagine del redattore: Studio Immobiliare Manin
    Studio Immobiliare Manin
  • 4 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Spazi condivisi, comfort privati, tecnologie smart e location strategiche: il co-living non è solo una moda, ma un trend internazionale in forte crescita. Sempre più investitori guardano con interesse a soluzioni alternative come student housing, co-housing senior e housing

flessibile per giovani lavoratori.


📌 1. Cos'è il co-living e perché sta decollando

Il co-living è un modello residenziale che unisce:

  • Stanze private con bagno esclusivo

  • Spazi comuni condivisi: cucine, aree relax, coworking

  • Servizi centralizzati: pulizie, gestione utenze, eventi

Perfetto per:

  • Giovani professionisti e smart worker

  • Studenti universitari fuori sede

  • Single temporaneamente trasferiti per lavoro


📈 2. Il trend internazionale: un asset sempre più solido

In Europa e Stati Uniti, il co-living è ormai una categoria d’investimento a sé. Secondo CBRE, il segmento “alternative residential” ha registrato una crescita del 25% negli ultimi 3 anni.

Le soluzioni più interessanti:

  • Student housing: domanda stabile e rendimenti medi del 5–6%

  • Senior housing: forte crescita con l’invecchiamento della popolazione

  • Urban co-living: posizioni centrali, alti tassi di occupazione, gestione flessibile


💡 3. Perché conviene anche in Italia

Città come Milano, Padova, Bologna, Treviso iniziano ad attirare operatori specializzati.

I vantaggi:

  • Minor rischio di morosità

  • Riduzione dei costi di gestione grazie alla formula “all inclusive”

  • Ottimizzazione della superficie e massimizzazione del rendimento


📊 Esempio pratico

Un appartamento tradizionale da 100 m² può generare un canone lordo di €12.000/anno. Con un layout di co-living (3 camere + spazi condivisi), la rendita può salire a €18.000/anno, a parità di metratura.


🏗️ 4. Sfide e opportunità

✔ Pro

  • Alta redditività e bassa rotazione

  • Ideale per rigenerare immobili sottoutilizzati

  • Interesse crescente da parte di fondi e investitori istituzionali

❌ Contro

  • Maggiori costi iniziali di progettazione e arredo

  • Gestione più complessa (community, servizi, turn over)

  • Necessità di attenzione alle normative locali e urbanistiche


🔍 Conclusioni

Il co-living rappresenta una nuova frontiera dell’abitare, sostenibile e redditizia. Un’opportunità interessante sia per piccoli investitori che per operatori professionali, soprattutto in contesti urbani dinamici come Treviso.


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